Il pomeriggio con le amiche non era stato granché, noiosetto, anzi no, non vedevi l’ora di tornartene a casa a pensare a cosa preparare per cena, qualcosa che non fosse il solito spaghetto al pomodoro, magari un risotto, sì un risotto per quella sera ci stava bene, lui ne sarebbe stato contento. Così quando vi siete salutate dandovi appuntamento al prossimo mese, sì tu e le tue amiche vi vedete ogni benedetto mese, così siamo sicure che non passa troppo tempo senza vedervi, vi eravate dette quando avete fatto quella bella pensata di un incontro mensile; per chiacchierare di tutto un po’, dell’ecografia al seno fatta da una, di come si trovava il bimbo di un’altra al nuovo asilo. Tu parlavi poco, ascoltavi, sorridevi, ti annoiavi. Ma perché ci andavi allora a questi incontri? Ma perché sono le mie amiche, avresti risposto. Così anche quel pomeriggio dio volendo era finito. Ora passo a prendere delle piantine di basilico, ti sei detta imboccando la strada di grande traffico che ti avrebbe riportata a casa. Hai svoltato subito a sinistra e ti sei fermata al capannone dove vendono piantine, mangimi per animali, prodotti per il giardinaggio. Hai fretta e sei nervosa, ma nessuno ti dà retta, tanto che vorresti risalire in macchina e andartene. Ma decidi di portare pazienza. Davanti alle piantine da orto stanno servendo un tipo che non sembra avere fretta come te, è indeciso su cosa comprare, alla fine sceglie delle piante di insalata e di pomodori. Ti servi prendendo una vaschetta di piantine di basilico e ti dirigi verso la cassa, così pago e me ne vado, pensi. Davanti a te c’è di nuovo quel tipo, paga, poi finalmente anche tu fai lo stesso. Quando esci dal capannone accanto alla tua macchina noti un pickup color argento che non avevi notato quando hai posteggiato la tua auto. È bello, nuovo, grande, luccicante che abbaglia gli occhi. Il tipo, che squadri solo ora, ora che ne vale la pena, è appoggiato alla portiera chiusa con le braccia incrociate e ti sorride. Cazzo, ti dici, questa è la volta buona che gli faccio un torto. Gli vai vicino, ricambi il sorriso e gli dici: è sua? indicando il pickup, è targata Roma, non è di queste parti lei? Non hai mai fatto una cosa del genere, abbordare uno in modo così esplicito. Ma in fondo è stato lui a sorriderti per primo. Sono di passaggio, fa lui. E poi aggiunge porgendoti la mano, molto piacere. Io abito più o meno da queste parti. Ci prendiamo qualcosa al bar dell’albergo dove soggiorno fino a domani? Sì, ho capito, ti dici, mette subito le mani avanti, sono di passaggio, nessuna storia tra noi, ma qualcosa può pure succedere. Accetti, e ti ripeti non ho mai fatto una cosa del genere, neanche prima di sposarti, neanche nei tre anni da single. Eppure, sali sul pickup perché è troppo bello per non provare a salirci. Non sono mai stata su un pickup, dici all’uomo di passaggio. E sei così contenta che vai con lui fino al suo albergo con il finestrino aperto per goderti bene quel piccolo tragitto. Al bar ci state poco, una coca cola e via, poi su in camera a tu per tu. Dopo gli chiedi, ma se devi partire domani perché ti sei comprato delle piantine da orto? Me le porto a Roma. Perché a Roma non le vendono? Ma sai che fai troppe domande? ti ha risposto quel tipo. Doveva avere una cinquantina d’anni a occhio e croce e a Roma si sarebbe portato oltre alle piantine da orto anche quella breve avventura con una trentenne bionda e con la fede al dito.