Una pioggia fredda di gennaio
Il crescendo del tin-tap-tin annuncia la sua venuta
e invita ad alzare gli occhi
da una pagina scritta
verso il film fuori della finestra.
Nei colori sottili della tela d’inverno
un’ombra argentea discende
e puntella il soffice lago
di innumerevoli ambasciatori
su una precisa traiettoria dall’alto.
Non esiste qui una bellezza facile
con dolci cieli azzurri
e soli estivi appaganti.
Ma in questa scena di pochi
colori sbiaditi
uno si sente trascinare nel
conforto e nell’illusione
che un mondo così affilato sparirà.
Un mercatino estivo
Non solo i passeri dalle piume marroni
volano qui
lanciandosi giù dal cielo
alla ricerca di generose benedizioni
su una terra ricoperta di cemento.
Gli uomini arrivano in stormi
su ruote di gomma e furgoni luccicanti
planando passo per passo, da un lato e dall’altro.
Conversazioni casuali interrotte da
improvvise risate
quelle delle amicizie che si dimenano
spalla contro spalla.
Ogni giorno ti offrono una specialità del giorno
costruiscono tradizioni
col ritorno dei clienti
si vantano coi loro amici
di avere i migliori burrito del quartiere.
Qualcuno li prende da portar via, a casa, sui tavoli e gli armadi
tutti vanno via pieni di piccole avventure personali
benedetti dallo schiocco
di un bacio veloce e affettuoso.
Scappata una domenica d’estate
La nebbia argentea della domenica
spazza via i pensieri della settimana di lavoro
e ispira avventure,
iniziare una giornata senza l’agenda
scappare dalla routine
e intraprendere un sentiero più piacevole.
L’accompagna l’anonima
solitudine che non la accoglie in questo cammino
e la sua riflessione
è rimpiazzata dalle immagini rubate agli altri
ignari del ladro e del furto.
Accoglie quei bei momenti con generosità
apprezza la magnificenza della vita.
I capelli bagnati dopo una doccia di tarda mattinata
e un’espressione confortevole come il cotone che indossa
camminando solleva le sue mani verso le labbra
premendo per avviare
un dolce soffice gemito di contentezza
e va avanti nel suo giorno.
Frederick Annie
traduzione: Franco Malanima
foto: Glenda Dollo