Donna seduta su una sedia con un papavero bianco

Donna seduta su una sedia con un papavero bianco
per la poeta siriana, Nour Nasra

Sulla frontiera di ciò che non so
ero pronto, ero sempre pronto,
a confessarlo, ciò che non so,
dalla frontiera su cui attendevo
guardavo come sedeva su una sedia,
guardavo la sua pelle, i capelli, le mani,
la sua postura, trasformavano i miei occhi
in un pittore,
un Picasso in un istante,
i miei occhi erano lui,
era il modo di vedere come
una donna siede così lontano
su quella sedia che ha scelto mentre
la sua famiglia resiste alle guerre
condotte dagli uomini,
uomini leader appena,
uomini di terre in cui
le donne siedono e affrontano ciò che lei affronta
sedute su una sedia qualunque,
in qualsiasi momento, mentre quegli uomini falliscono come leader,
falliscono come uomini,
chi mai tirerà fuori una sedia
e offrirà una sola opportunità
a lei e alle altre
di sedere mentre in tanti
attraversano tante frontiere
senza comprendere le loro scelte,
il colore della loro pelle
che tristemente spaventa ancora
anziché diventare un motivo
per abbattere quelle frontiere, e
portare una sedia con sé,
per tutte le donne troppo spesso
lasciate indietro
sedute su qualche sedia da qualche parte,
aspettando ciò che aspettavano
come se il futuro fosse così lontano
come se qualcos’altro, qualcun altro,
stesse per entrare in questa stanza
che chiamiamo
casa,
una scelta che chiamiamo
paese,
un pianeta che possiamo aggiustare, una scelta
che una donna forse
seduta da qualche parte molti anni fa
con fierezza e ad alta voce
ha chiamato “Pace!”

I vantaggi di arrivare in tempo

La mazzetta…
una mattina di fine settimana,
una scena in cui stento a credere,
offerta come un regalo,
porta alla mia mente pigra
le note del proverbio,
“Il primo uccello acchiappa il verme”.

E c’è chi ha fatto davvero così:
il primo della nuova nidiata,
sul prato sconosciuto di maggio
dimentica di aprire il suo avido becco,
dimentica di seguire il gozzo dei genitori,
e si nutre da solo, cercando
i pezzi di cibo per gatti
ma preferisce i semi
mentre il vapore della rugiada che svanisce,
nasconde quasi tutte le scoperte prelibate.

Chad Norman
Traduzione di Franco Malanima

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