Logocrazia. La fine di una lingua, la morte di un popolo

Nel settembre del 2005 mi trovavo in giro per Corte, nel cuore della Corsica. Notai una scritta su un muro fatta con spray nero che recitava più o meno così: Morta a lenga, mortu u populu. Sveglia!Una delle firme dell’ FNLC, il Fronte Nazionale di Liberazione Corso. Non è inconsueto trovare fori di proiettile sui cartelli stradali nel deserto delle Agriate o presso i siti … Continua a leggere Logocrazia. La fine di una lingua, la morte di un popolo

Elogio del tran tran

Poche figure del mito appaiono più benigne dei Re Magi. Guidati da un prodigio nel firmamento, portano doni al pargolo divino. Ma per quale specifico portento hanno intrapreso il lungo viaggio? La versione dominante, tutta sbalordimento e giubilo, presenta la nascita stessa come l’evento meraviglioso. In una poesia del 1914, I Magi, il poeta anglo-irlandese W.B. Yeats esprime il suo dissenso: Nei loro freddi abiti … Continua a leggere Elogio del tran tran

Tutti vogliono essere manager

Per te che vai, non esistono strade, solo scie di vento sul mareAntonio Machado Ogni uomo che si innamora cade, scivola, affonda, subisce il masochismo affermativo di un innamoramento avulso dalla morsa del narcisismo. Diventa femminizzato perché innamorato. Non più speculatore accorto, hipster reazionario affamato di credenziali ecologiche che gioca con il veganismo e la diversità rimanendo tuttavia truffatore in tutto e per tutto, confondendo … Continua a leggere Tutti vogliono essere manager

La strage dei libri di merda per la salvezza dell’animo umano

Ecco una delle possibili interpretazioni di questo dipinto di Henri Rousseau, allegorico e visionario. Quella a cavallo è la Storia, la si riconosce dalla lama affilata e la fiamma accesa della sacra torcia, pronta a incendiare il petto di chi la leggerà. In basso vediamo gli scrittori ruffiani, che si contorcono per contendersi l’attenzione della Storia. Scegli me, baciami, trafiggimi con la tua spada e … Continua a leggere La strage dei libri di merda per la salvezza dell’animo umano

Massimo Bontempelli, “L’ideale supremo di tutti gli artisti dovrebbe essere: diventare anonimi”

Quando si parla di letteratura, e di giornalismo, capita spesso di porsi domande basilari, di metodo. Un po’ come accade ai filosofi che, fin dai tempi antichi, si sono chiesti: “Da dove veniamo?” “Qual è la ragione dell’esistenza dell’uomo?”, anche chi ambisce a scrivere si chiede spesso cosa significhi essere uno scrittore. Si impara a scrivere semplicemente con l’esercizio o si possono frequentare scuole di … Continua a leggere Massimo Bontempelli, “L’ideale supremo di tutti gli artisti dovrebbe essere: diventare anonimi”

I dieci comandamenti di uno scrittore

I. Rispetta i protagonisti delle tue storie. II. Non giudicare né i tuoi personaggi né il mondo in cui si muovono. III. Vivi quello di cui scrivi. Se non puoi viverlo, scrivi d’altro. IV. Non dire bugie, sarebbe troppo facile. Ma neanche la verità, che è sempre superflua. V. Tieni sempre a mente chi sa cosa. VI. Abbi l’umiltà di imparare dai grandi scrittori ma anche l’insolenza … Continua a leggere I dieci comandamenti di uno scrittore

La libertà è scomoda. Leonardo Sciascia e i professionisti dell’antimafia

Era il 1987 quando uscì il celebre articolo di Leonardo Sciascia sui professionisti dell’antimafia, innescando una polemica talmente violenta che alcuni arrivarono a insinuare – e lo insinuano ancora – una qualche connivenza dell’autore siciliano con l’ambiente mafioso. Sciascia era un uomo libero. Era un uomo che conosceva bene la materia da lui trattata. Era un siciliano giusto.Scrivo nella speranza che molti non si accontentino … Continua a leggere La libertà è scomoda. Leonardo Sciascia e i professionisti dell’antimafia

Frank Iodice è morto. Da oggi in poi sarà fatto di carta

Questo è un articolo che ho iniziato a scrivere qualche anno fa e che ho cancellato più volte, nel tentativo – un po’ disperato – di rimandare un momento inevitabile, inevitabile come la morte, ma più doloroso, perché se fossi morto sul serio, non sentirei nulla, o almeno, così sappiamo. Continua a leggere Frank Iodice è morto. Da oggi in poi sarà fatto di carta

Tutti impazziti per l’autopromozione

Pesce, pesce fresco, venite, accattate, pesce bello che sembra vivo, signora, lo volete il mio pesce fresco? Guardate che occhi, sembra che parlano! Siamo diventati la caricatura di Raz Degan che diceva: se non venite a vedere il mio film, sono fatti vostri! E ogni giorno ne inventiamo una nuova per colpire il nostro target, per far crescere i follower, perché i follower vanno coltivati, … Continua a leggere Tutti impazziti per l’autopromozione

Il disincanto del sapere liquido

Devo ammettere di provare un certo imbarazzo nello scrivere questo testo, perché per farlo sto utilizzando uno strumento elettronico dal momento che sono in una sala d’attesa. Intendiamoci, non userei una Olivetti nemmeno se fossi a casa seduto alla mia scrivania, ma per lo meno digiterei sui tasti di plastica del mio portatile e non su una lastrina di vetro pigiando su flussi virtuali di … Continua a leggere Il disincanto del sapere liquido

Donare vuol dire donarsi ed è la massima espressione di fiducia nell’altro

Come tutti, possiedo piccoli tesori. Beni materiali intrisi di un valore che io, o la vita, gli abbiamo attribuito. Tra questi, una copia di Nuovo Sud, maggio 1969. Contiene una breve storia di migrazione costruita da fotografie di Ferdinando Scianna accompagnate da un racconto strutturato in didascalie a firma di Vincenzo Consolo.Negli anni Sessanta i due siciliani si incrociarono, certamente in virtù della mediazione di … Continua a leggere Donare vuol dire donarsi ed è la massima espressione di fiducia nell’altro

Di come il flâneur ottocentesco si è trasformato in livreur uber eats

Camminare in un’affollata grande città. Un labirinto di strade sconosciute nelle quali confondersi tra la gente ed i passanti, muovendosi a caso e senza una meta. Alzare lo sguardo lungo le facciate dei palazzi storici e sentirne il racconto, mentre un tram scivola lentamente sui binari di un affollato centro cittadino, non un semplice tour turistico ma una fuga dalle banalità comuni, mentre l’occhio scorge … Continua a leggere Di come il flâneur ottocentesco si è trasformato in livreur uber eats

Tzvetan Todorov: “Riconoscere l’umanità dell’altro è un atto di civiltà”

Tzvetan Todorov fu uno dei fondatori del formalismo russo, un movimento di analisi del testo letterario che nacque negli anni Venti del secolo scorso come reazione alla pervasività dell’approccio storico e dell’ideologia marxista-leninista.Nato e cresciuto in Bulgaria, allora parte del blocco comunista, Todorov, da letterato, dovette porsi la seguente domanda: “Come parlare di letteratura senza doversi piegare alle esigenze dell’ideologia dominante?” Trovò la risposta, come … Continua a leggere Tzvetan Todorov: “Riconoscere l’umanità dell’altro è un atto di civiltà”

La vita e la scrittura in un tuffo. Omaggio a Raffaele La Capria

Un canarino che si poggia sulla spalla, era un ragazzino e nella Villa Comunale di Napoli questo fatto gli fece battere forte il cuore. Raffaele La Capria corse a casa, voleva raccontare lo straordinario evento alla madre, ma non seppe dire altro che “Un canarino si è posato sulla mia spalla”. Queste semplici parole però non esprimevano le emozioni provate, fu l’occasione, invece, per il … Continua a leggere La vita e la scrittura in un tuffo. Omaggio a Raffaele La Capria

Il viaggio come fuga e approdo. Uomini sotto il sole di Ghassan Kanafani

Il viaggio è un topos letterario di origini antichissime. Da Omero in poi, passando per il viaggio dantesco e le peripezie del Don Chisciotte, da Robinson Crusoe a Cuore di tenebra, dai trovatori a Marco Polo, il viaggio, diversamente declinato, includendo il viaggio interiore di tanti personaggi dei romanzi ottocenteschi e non solo, ha sempre caratterizzato non soltanto la letteratura, ma la stessa natura umana, … Continua a leggere Il viaggio come fuga e approdo. Uomini sotto il sole di Ghassan Kanafani

Il tempo della lettura o la lettura del tempo

Il noto scrittore e umorista Ennio Flaiano, mente brillante ed ironica del nostro secondo ‘900, sosteneva che si potesse leggere un libro in tre modi. Con disattenzione per ingannare il tempo di un viaggio o per colmare un vuoto temporale che ci rende ansiosi, noia, abitudine oppure orrore del vuoto, fate voi. Se si tratta di un libro di successo che avremmo voluto scrivere, la … Continua a leggere Il tempo della lettura o la lettura del tempo

La bellezza della natura e dell’essere umano come vera arma di transizione

Un bruco che si trasforma in farfalla, Ovidio e le sue Metamorfosi storia del mondo che racconta l’infinita successione di forme nella realtà, dal Caos primordiale fino ai suoi giorni, un Gregor Samsa che si risveglia al mattino trasformato in scarafaggio in un celebre racconto di Franz Kafka, l’acqua che diventa ghiaccio o le sostanze chimiche che variano nella loro composizione con la formazione di … Continua a leggere La bellezza della natura e dell’essere umano come vera arma di transizione

Postmodernismo, ovvero la logica omologante del tardo capitalismo

Viviamo in epoca postmoderna. Trovo che una teorizzazione e definizione completa di postmodernismo si debba a Frederic Jameson, autore del libro Postmodernismo. Ovvero la logica culturale del tardo capitalismo, in cui l’autore non solo definisce storicamente il tempo in cui viviamo, ma ne traccia un quadro culturale completo. A caratterizzare l’epoca del libero mercato è la frammentazione dell’individuo: “la società dei capitali e il trust … Continua a leggere Postmodernismo, ovvero la logica omologante del tardo capitalismo