Detlev Meyer, il bambino che volò troppo vicino al sole

di Alex Marcolla Ora che era prossimo alla fine, Detlev si chiedeva spesso a che punto della sua vita si fosse allontanato dal Sole. Chiuso in casa aspettando un nuovo ricovero in ospedale rimuginava sul passato tentando di capire quando quello stato di grazia che nella fanciullezza lo aveva fatto sentire libero come mai più dopo, fosse svanito nel nulla. Non era la prima volta … Continua a leggere Detlev Meyer, il bambino che volò troppo vicino al sole

Jane Bowles: whisky e libri per vincere l’amore e l’odio

di Alex Marcolla Da quando Jane aveva avuto l’ictus, la sola vista di Paul la infastidiva più di prima. Ora mi tiene in pugno, rimuginava a fatica. Lo stregone dai begli occhi azzurri l’aveva avuta vinta, ripeteva a se stessa cercando disperata di afferrare i pensieri sparsi nella sua testa ridotta a una stanza investita da una tempesta di sabbia. Lo detestava, eppure non riusciva … Continua a leggere Jane Bowles: whisky e libri per vincere l’amore e l’odio

Ana Maria Matute, la scrittrice degli ultimi

Un fresco mattino di primavera Ana smise di scrivere all’improvviso. Sul momento sembrò non farci molto caso. Alzandosi dal letto si era sentita più stanca di quando si era messa a dormire e una volta in piedi, Ana non aveva fatto nulla di diverso rispetto ai giorni precedenti. Eppure avvertiva un lieve formicolio degli arti che pareva rendere faticoso anche preparare la consueta tazza di … Continua a leggere Ana Maria Matute, la scrittrice degli ultimi

Jean Stafford e la verità allo specchio

Il buio fitto calò improvviso e al risveglio in ospedale sul bel volto di Jean una coltre di bende le rese difficile capire cosa fosse successo. Riemergendo a fatica dalle quinte pesanti che le erano piombate addosso, Jean tentò di afferrare il frammento di un ricordo di prima che si spegnesse la luce. Era in macchina con Robert al volante e stavano litigando. Le discussioni … Continua a leggere Jean Stafford e la verità allo specchio

Scrivere quando stai per morire. La visione di Bernard-Marie Koltès

Quel pomeriggio Bernard vagava per le stradine di Nanterre senza avere una meta precisa in testa. Ancora poche ore e lo spettacolo sarebbe andato in scena. Non era la prima volta per Bernard. Da circa un decennio era la stella più luminosa del teatro francese e i suoi testi facevano il tutto esaurito, malgrado le polemiche che continuavano a suscitare per la crudezza delle loro … Continua a leggere Scrivere quando stai per morire. La visione di Bernard-Marie Koltès

L’isola di Grace Frick

Quando gli abitanti dell’isola si riferivano a loro due, Grace e Marguerite erano semplicemente le amiche di Petite Plaisance. Forte del suo retaggio europeo e della cultura classica che lo nutriva, a Marguerite non facevano alcun effetto i commenti malevoli che potevano celarsi tra le righe dei discorsi della gente del posto. Grace invece era americana e per quanto la sua cultura fosse al pari … Continua a leggere L’isola di Grace Frick

Correva voce che Tom avesse un amante

Correva voce che Tom avesse un amante. Benché nemmeno i suoi amici più intimi lo avessero ancora incontrato, Tom non faceva altro che parlare di Patrick. Quando le giornate trascorse sul set lo rendevano più cupo del solito, i particolari con cui Tom raccontava Patrick erano così precisi che a chi gli stava intorno in quel momento pareva di vederlo o addirittura di conoscerlo da … Continua a leggere Correva voce che Tom avesse un amante

Susan Taubes piangeva

Quando Susan mise piede su quella spiaggia, ancora non le era chiaro cosa l’avesse condotta fino a quel luogo desolato. Vi era arrivata camminando immersa nei suoi pensieri come era solita fare. Camminava e camminava tentando di stancarsi tutte le volte che le risultava difficile mettere a fuoco quel che le faceva male. Era arrivata a East Hampton ai primi di novembre per trascorrere qualche … Continua a leggere Susan Taubes piangeva

L’inestinguibile foga di vita di John Horne Burns

Quando John entrò in quella scuola per la prima volta, tale era la sua curiosità per il mondo fuori dai ristretti confini della sua casa che non aveva granché badato al cipiglio severo delle suore che lo stavano accogliendo. Era il primogenito di una numerosa famiglia cattolica di origini irlandesi e come tale gli toccava sperimentare per primo sulla propria pelle la rigorosa educazione che … Continua a leggere L’inestinguibile foga di vita di John Horne Burns

Le prigioni di carta di Barbara Molinard

Senza che se ne fosse resa conto, Barbara lasciava sempre più raramente il suo appartamento. Suo marito aveva tentato in tutti i modi di aiutarla, la stanchezza però aveva avuto il sopravvento su di lui. Ora, ogni volta che usciva di casa perché aveva un servizio fotografico da consegnare, non si chiedeva più se l’avrebbe trovata o meno al suo ritorno. Si vergognava a pensare … Continua a leggere Le prigioni di carta di Barbara Molinard

Joe Brainard era stufo di dipingere, era stufo di apparire, e iniziò a scrivere…

Quella sera Joe avrebbe dovuto presenziare a una ennesima inaugurazione. Una mostra dei suoi nuovi lavori era attesa da tempo e Joe immaginava già che tutto si sarebbe svolto come sempre. Le stesse facce, per cominciare. Quelle che da un decennio gli ronzavano intorno meravigliate per l’originalità delle opere sparse nella galleria di New York che lo rappresentava. Gli stessi commenti, quelli di chi non … Continua a leggere Joe Brainard era stufo di dipingere, era stufo di apparire, e iniziò a scrivere…

Storia di un pugile e un poeta

Quando gli agenti si avvicinarono al fagotto di stracci che giaceva in un angolo della 42esima, sulle prime non compresero che si trattava di una persona. Se ne resero conto solo quando quel mucchietto di ossa tremolanti si lasciò scappare un flebile sospiro. Sarà un moccioso, pensò uno dei poliziotti. L’ennesimo vecchio ubriacone, si lasciò sfuggire un altro uomo in divisa. Solo quando lo aiutarono … Continua a leggere Storia di un pugile e un poeta

Vita e morte di Mademoiselle Sagan

Negli ultimi tempi, Eléonore sostava sempre più spesso davanti allo specchio. Con un occhio ispezionava il suo viso, l’altro lo puntava sull’immagine riflessa di Sébastien che immancabile poltriva sul divanetto alle sue spalle. Sono vecchia, rimuginava tra sé. Anche Sébastien ormai ha perso la sua freschezza, continuava a ripetersi a fil di voce, certa che il fratello non la stesse ascoltando. E adesso, come faremo? … Continua a leggere Vita e morte di Mademoiselle Sagan

Ronald M. Schernikau, lo scrittore morto troppo presto al di là del muro

La sera del debutto, Ronald tremava all’idea di salire su quel palco. Tremare, io? Ronald se lo ripeteva come una cantilena alla quale aveva dato il ritmo di un pezzo di Bowie. Non poteva avere paura, Ronald. Non aveva mai temuto niente e nessuno, lui. Sarebbe salito sul palco e si sarebbe esibito, un po’ Sally Bowles e un po’ Ziggy Stardust! Quello era il … Continua a leggere Ronald M. Schernikau, lo scrittore morto troppo presto al di là del muro

Elizabeth Taylor, la scrittrice che visse e morì al secondo posto

Quando Elizabeth aveva incontrato John per la prima volta, non aveva realizzato che sposandolo e acquisendo il suo cognome avrebbe dato origine a un bizzarro incidente del destino. Da giorni giaceva spossata nel letto della camera che divideva con John da quattro lunghi decenni e osservando la campagna inglese dalla sua finestra, ancora non le pareva possibile che di lì a breve avrebbe dovuto dire … Continua a leggere Elizabeth Taylor, la scrittrice che visse e morì al secondo posto

Il demone e la musa. Vita breve e infelice di George Dyer e della sua ombra

Un istante prima di crepare, accasciato sulla tazza del cesso della lussuosa stanza di un albergo di Parigi, George la rivide davanti ai suoi occhi appannati, quell’ombra dal ghigno insolente che lo accompagnava da che era un bambino. Sentiva freddo, George. Le sue membra nude scosse dai tremori della febbre, i suoi vestiti gettati chissà dove in quel posto estraneo. George sorrideva senza accorgersene al … Continua a leggere Il demone e la musa. Vita breve e infelice di George Dyer e della sua ombra

La visione allegra e funerea della vita di Augustin Gomez Arcos

Quando Augustin poggiò il piede sul suolo spagnolo per la prima volta dopo più di due decenni, si accorse che era a corto di parole. Strano, pensò quasi sorridendo tra sé, dopotutto sono uno scrittore. Tuttavia, la lingua nella quale aveva ottenuto i massimi riconoscimenti non era quella che aveva acquisito alla nascita. E quando la dittatura che lo aveva obbligato a recidere i legami … Continua a leggere La visione allegra e funerea della vita di Augustin Gomez Arcos