Emily e l’arte del trattino

Una pietra preziosa che si rigira tra le dita, stupefatti delle sue molteplici sfaccettature. La poesia di Emily Dickinson,  “la mia lettera al mondo” come da lei stessa definita, è anche questo, versi dalla materica sonorità e dalle molteplici sfumature liriche che rivelano una natura sorprendentemente originale e una singolare creatività. Continua a leggere Emily e l’arte del trattino

Il volo di un’aquila non è altro che il volo di un’aquila

Oscillano a mezz’aria le teste, si muovono rapidamente verso una meta, hanno lo sguardo dritto in una direzione, volgono appena gli occhi quando appaiono sul margine della strada due scarponi. Sono forse attaccati a delle gambe, spuntano da una coperta lercia che nasconde interamente la sagoma di un corpo. Continua a leggere Il volo di un’aquila non è altro che il volo di un’aquila

Donna seduta su una sedia con un papavero bianco

Donna seduta su una sedia con un papavero biancoper la poeta siriana, Nour Nasra Sulla frontiera di ciò che non soero pronto, ero sempre pronto,a confessarlo, ciò che non so,dalla frontiera su cui attendevoguardavo come sedeva su una sedia,guardavo la sua pelle, i capelli, le mani,la sua postura, trasformavano i miei occhiin un pittore,un Picasso in un istante,i miei occhi erano lui,era il modo di … Continua a leggere Donna seduta su una sedia con un papavero bianco

Preghiera del veilleur de nuit

Io lavoro di notte in un hotel, vedo passare gente allegra e triste, clienti storditi dal fuso orario, sorridenti coi denti addosso, il cane insegue l’osso, loro inseguono un sogno molto caro, lo strano disegno ricamato sugli accappatoi, le nottate che passo qui dietro ad aspettare, mi offrono accappatoi, mi parlano: vuoi anche tu qualcosa di dolce da succhiare? Continua a leggere Preghiera del veilleur de nuit

Ho visto la luce, come quel matto dei Blues Brothers

Ho visto la luce, come quel matto dei Blues Brothersin chiesa con James Brown.Ho visto la luce e forse pure l’incanto dell’oscurità,senza origine e senza fine, queste parole insensate.Ho visto questo danzando con Rangreliin una stanza piena di valigie di sera. Viandanti spaventati e increduli,e tutta questa bellezza,e il nulla che non si può dire,svanire, ah, svanire. Il canto e il silenzio, ondeggiaresu una mattonella … Continua a leggere Ho visto la luce, come quel matto dei Blues Brothers

La visione ornitocentrica di Umberto Saba

Leggere due delle ultime raccolte di Umberto Saba – Uccelli del 1948 e Quasi un racconto del 1951– fa male. Spesso ce lo raffiguriamo con la coppola e la pipa, proprio come dovrebbe essere un poeta. Ma su Youtube c’è un video che risale al 1956, in cui l’autore triestino legge il proprio Canzoniere. Potrebbe essere una persona qualsiasi: vecchio, stanco e malato. Potrebbe essere … Continua a leggere La visione ornitocentrica di Umberto Saba

Sull’altare dell’arte sono morti i più grandi farabutti della storia

Carta per il pesce I rimproveri cambiano voce, padri ai padri, becchini ai becchini.I primi ti hanno accolto, gli ultimi ti saluterannoschiacceranno il meno tre. Nel mare di ratti migliori di te, sulla stradaun’altra giornata puzza di alito biancolo stanco vecchio prova a spiegarti l’amoreil priore, dopo la messa, scuote il capoin un grappolo di dita appese al ramolontano, dietro ai campi, il lampo ti … Continua a leggere Sull’altare dell’arte sono morti i più grandi farabutti della storia

L’hobby del sonetto e il disperato tentativo di opporre l’ordine al caos

Oggi parlerò di una storia d’amore: quella tra Pasolini e Ninetto Davoli; parlerò soprattutto di come terminò negli anni tra il 1971 e il 1973 e lo farò a partire dal canzoniere dedicato da Pasolini a Ninetto e scritto proprio in quel periodo disperato.L’hobby del sonetto è un libro poco noto, un libro in cui il poeta consegna al metro a lui più caro l’angoscia … Continua a leggere L’hobby del sonetto e il disperato tentativo di opporre l’ordine al caos

Storia di un pugile e un poeta

Quando gli agenti si avvicinarono al fagotto di stracci che giaceva in un angolo della 42esima, sulle prime non compresero che si trattava di una persona. Se ne resero conto solo quando quel mucchietto di ossa tremolanti si lasciò scappare un flebile sospiro. Sarà un moccioso, pensò uno dei poliziotti. L’ennesimo vecchio ubriacone, si lasciò sfuggire un altro uomo in divisa. Solo quando lo aiutarono … Continua a leggere Storia di un pugile e un poeta

Una pioggia fredda di gennaio

Una pioggia fredda di gennaio Il crescendo del tin-tap-tin annuncia la sua venutae invita ad alzare gli occhida una pagina scrittaverso il film fuori della finestra. Nei colori sottili della tela d’invernoun’ombra argentea discendee puntella il soffice lagodi innumerevoli ambasciatorisu una precisa traiettoria dall’alto. Non esiste qui una bellezza facilecon dolci cieli azzurrie soli estivi appaganti. Ma in questa scena di pochicolori sbiaditiuno si sente … Continua a leggere Una pioggia fredda di gennaio

Io sono Everett Ruess, il poeta scomparso nel nulla

La mia solitudine è intatta.In alto, le rupi selvagge merlatesplendenti incantatesul turchese del cielo.I silenzi selvaggimi hanno avvolto e vinto. Sono un figlio d’America, Oakland è la mia terra, mia madre si chiama Stella Knight, poeta e artista, proprio come me. Tengo un diario letterario che ho solo dodici anni, vago per la mia classe da un banco all’altro, irrequieto, figlio del vento indomito. Un … Continua a leggere Io sono Everett Ruess, il poeta scomparso nel nulla