Il volo di un’aquila non è altro che il volo di un’aquila

Oscillano a mezz’aria le teste, si muovono rapidamente verso una meta, hanno lo sguardo dritto in una direzione, volgono appena gli occhi quando appaiono sul margine della strada due scarponi. Sono forse attaccati a delle gambe, spuntano da una coperta lercia che nasconde interamente la sagoma di un corpo. Continua a leggere Il volo di un’aquila non è altro che il volo di un’aquila

“Noi siamo dei privilegiati e abbiamo la responsabilità di portare alla gente riflessione, conforto, allegria”. Intervista a Paolo Rossi

Ho incontrato Paolo Rossi a Follonica, nei primi due giorni di marzo. L’attore è giunto in questa cittadina costiera della provincia di Grosseto in occasione della proiezione, presso il Piccolo Cineclub Tirreno, del film Acqua e anice di Corrado Ceron. Continua a leggere “Noi siamo dei privilegiati e abbiamo la responsabilità di portare alla gente riflessione, conforto, allegria”. Intervista a Paolo Rossi

Ho visto la luce, come quel matto dei Blues Brothers

Ho visto la luce, come quel matto dei Blues Brothersin chiesa con James Brown.Ho visto la luce e forse pure l’incanto dell’oscurità,senza origine e senza fine, queste parole insensate.Ho visto questo danzando con Rangreliin una stanza piena di valigie di sera. Viandanti spaventati e increduli,e tutta questa bellezza,e il nulla che non si può dire,svanire, ah, svanire. Il canto e il silenzio, ondeggiaresu una mattonella … Continua a leggere Ho visto la luce, come quel matto dei Blues Brothers

L’urgenza di vivere e lavorare di Massimo Troisi

Era sotto ogni aspetto un robot umanizzato.Un androide…Edmund Cooper, Uomini e androidi L’animale uomo ha possibilità di giungere all’estinzione dell’intera specie, in vari modi. Molto rapidamente attraverso le armi atomiche. Come riconoscere l’urgenza? Come riconoscere la necessità urgente del risveglio umano? Come abbandonare coraggiosamente il nostro stato di dormienti, le nostre parvenze di androidi? Franco Malanima sente profondamente questa urgenza e la esprime, parlando di … Continua a leggere L’urgenza di vivere e lavorare di Massimo Troisi

Fuori scena

… vide lì proprio intorno a sé questo suo mondo strano, pieno di gramigne e rottami, meraviglioso, illogico, eppure bellissimo.William Saroyan, La commedia umana Nella mano aperta mandorle e lupini, nella piccola scatola fette di mela. Ragazzi distanti sul lungomare giocano a calcio, il sole di fronte è vicino all’orizzonte, al tramonto. Nell’automobile la radio accesa parla di esilio. Poche gocce di pioggia sul parabrezza. … Continua a leggere Fuori scena

Sulla nostra condizione aspra e beffarda

Alcune voci distanti avevano superato la porta sbarrata, e quella parola era giunta fino a lui. Ricordò l’erba verde, splendente, di un parco pubblico. Era un mattino d’ottobre, il caldo inconsueto prolungava il clima estivo nella sua Sicilia orientale. Forse qualcosa di Gorgia gli era rimasto appiccicato addosso. Ancora le cicale facevano da colonna sonora, con la dissonanza del passaggio di un trattore tra i … Continua a leggere Sulla nostra condizione aspra e beffarda

Di come siamo diventati criceti in gabbia

«Hai visto, Roberto? Tra due giorni diventerà difficile muoversi fra i molti muri. Ne costruiscono di nuovi a ritmo forsennato. Un labirinto.» «Un labirinto o un Gioco dell’Oca. Quel che mi meraviglia di più è che in tanti nemmeno se ne accorgono.» Gesualdo e Roberto passeggiavano tra gli ulivi, poi si immersero in un’ombra densa. Tre alberi in fila univano le loro chiome folte. A … Continua a leggere Di come siamo diventati criceti in gabbia

La nave dei folli

«Ciao Franco.»«Che fai?»«Ho appena finito di cenare. E tu?»«Sto passeggiando. Ho incrociato Ludovico.»«Ah.»«Devi deciderti a lavorare come burocrate. Giusto qualche mese. Sarà meglio per te, ti faranno attraversare il muro. Hai capito, Gesualdo? Diventa burocrate, solo per pochi mesi.»«Grazie dell’interessamento, ma preferisco di no. Hai saputo della costruzione dei nuovi muri e della reclusione su tutte le isole?»«Boh… Non so.» La telefonata aveva guastato la … Continua a leggere La nave dei folli

I capelli crescono anche di notte

Altri muri in costruzione, sparsi ovunque. Tra pochi giorni un nuovo muro avrebbe diviso il barbiere di Gesualdo dal suo quartiere. Doveva sbrigarsi, se voleva tagliare i capelli. Considerò l’ipotesi di lasciarli crescere a dismisura e diventare, come un ribelle dei tempi andati, un hippy, un capellone. Ma poi decise per una chioma più corta, almeno per il momento, e dunque doveva affrettarsi. Da lì … Continua a leggere I capelli crescono anche di notte

Colui che sceglie

“Una possibilità alternativa è quella di incontrarci nel parco oltre la vallata, quello con in basso dei pini e il torrente.”“D’accordo, ti chiamo tra poco, così ci mettiamo d’accordo meglio.”Gesualdo, dopo aver letto l’email di risposta, guardò il telefonino accanto al computer in attesa che Margherita lo chiamasse. L’aria chiusa non era più sicura e così le aveva proposto un luogo all’aperto, un boschetto isolato … Continua a leggere Colui che sceglie

Il Mondo della Luna

«Gesualdo!»Gesualdo, seduto su una panchina del lungomare, tolse le cuffie dalle orecchie. Il suo vecchio amico Giovanni era di fronte a lui.«Ciao Giovanni.»«Cosa ascolti?»«Il Mondo della Luna di Haydn. Sto leggendo questo libro di Paul Auster, il brano è citato lì.»«Hai pranzato?»«Sì. Ristorante La panchina… Ho comprato, in un locale oltre la strada, del dentice in umido con cipolla dolce. L’ho mangiato in una vaschetta, … Continua a leggere Il Mondo della Luna

La strega e il capro

«Sai come sta andando?»«Dicono che costruiranno altri muri.»«Dove?»«Un po’ ovunque. Ma le notizie certe si sapranno stasera.»«Eh, il regalo per la notte dell’Epifania.»«Già. Povera Befana, la cara vecchia strega.»«Epifania… Ciò che si manifesta… La divinità che appare.»«Qui invece appaiono i mostri. E di nuovo, a proposito della Befana, è caccia alle streghe.»«Aggiungici pure il sacrificio del capro mandato fuori dalla comunità, nel deserto, per espiare … Continua a leggere La strega e il capro

Inspirazione espirazione: Il flusso della vita

Il 29 marzo 2020, al tramonto, ho cominciato a scrivere queste righe, seduto al tavolo di casa, in Toscana. Di fronte a me vedo la costa tirrenica, il golfo e un piccolo molo, e il mare un po’ increspato, di un azzurro metallico. Qualche gabbiano in cielo. La vicina strada e la spiaggia sono deserte. Silenzio e vuoto vissuti nelle trascorse settimane in una sorta … Continua a leggere Inspirazione espirazione: Il flusso della vita