Il carnevale secondo Bachtin. Il riso come opposizione al potere

Siamo abituati ad associare il carnevale alla maschera, che nella modernità richiama soprattutto il problema filosofico e borghese del dualismo tra essenza e apparenza o, tutt’al più, il mondo teatrale con il suo potere catartico.Ma il carnevale, nel medioevo, era una festa che si protraeva per parecchi mesi l’anno, con la funzione liberatoria di sovvertire l’ordine costituito. Il potere esercitato dalla Chiesa e dallo Stato … Continua a leggere Il carnevale secondo Bachtin. Il riso come opposizione al potere

Francesca Serio, donna siciliana, ribelle per amore

A volte la vita oppone personaggi e, con loro, visioni del mondo. Raccontare Francesca Serio significa parlare non solo e non tanto di mafia e lotte contadine nella Sicilia del secondo dopoguerra, quanto di un modo di intendere la giustizia e la società: come privilegio e sfruttamento o come diritto di civiltà. A rappresentare tali opposti, due figure che occuperanno la più alta carica istituzionale … Continua a leggere Francesca Serio, donna siciliana, ribelle per amore

La musica scandalosa e rivoluzionaria del cosmo

Seggo la notte è un frammento tratto da La ginestra di Leopardi. È il mio verso preferito in assoluto non solo del componimento, né di Leopardi, ma della letteratura in generale.Un verso stringato, di una potenza inaudita che trasporta in una dimensione di attesa e solitudine, di isolamento cosmico. Il poeta sta sulla mesta landa del flutto indurato del Vesuvio e descrive il fiammeggiare delle … Continua a leggere La musica scandalosa e rivoluzionaria del cosmo

L’hobby del sonetto e il disperato tentativo di opporre l’ordine al caos

Oggi parlerò di una storia d’amore: quella tra Pasolini e Ninetto Davoli; parlerò soprattutto di come terminò negli anni tra il 1971 e il 1973 e lo farò a partire dal canzoniere dedicato da Pasolini a Ninetto e scritto proprio in quel periodo disperato.L’hobby del sonetto è un libro poco noto, un libro in cui il poeta consegna al metro a lui più caro l’angoscia … Continua a leggere L’hobby del sonetto e il disperato tentativo di opporre l’ordine al caos

Il tribunale della letteratura. Il luogo dell’utopia

Esiste un tribunale i cui atti sono noti e strutturati, ma poco frequentati; le cui deliberazioni talmente ghiotte da poter essere il pane quotidiano di cui ogni scrittore e tutti i lettori dovrebbero nutrirsi. Parlo del tribunale della letteratura. Non esiste nella società umana intesa nella sua accezione più ampia, transnazionale e transculturale, una esposizione e presa di coscienza più lucida e precisa dell’idea di … Continua a leggere Il tribunale della letteratura. Il luogo dell’utopia

La libertà è scomoda. Leonardo Sciascia e i professionisti dell’antimafia

Era il 1987 quando uscì il celebre articolo di Leonardo Sciascia sui professionisti dell’antimafia, innescando una polemica talmente violenta che alcuni arrivarono a insinuare – e lo insinuano ancora – una qualche connivenza dell’autore siciliano con l’ambiente mafioso. Sciascia era un uomo libero. Era un uomo che conosceva bene la materia da lui trattata. Era un siciliano giusto.Scrivo nella speranza che molti non si accontentino … Continua a leggere La libertà è scomoda. Leonardo Sciascia e i professionisti dell’antimafia

Billie Holiday, che cantava la rabbia e il dolore dei neri impiccati dai razzisti bianchi

Non tutti gli amori sono uguali. Ci sono quelli improvvisi, viscerali, passionali e quelli che si sedimentano lentamente, che crescono dentro di noi con leggerezza, quasi senza far rumore. L’amore che ho maturato per Billie Holiday fa parte della seconda specie.Il suo modo di cantare, così personale, unico, tipico di un’artista che ha introiettato stili e sentimenti, esperienze di vita e musicali, fino a raggiungere … Continua a leggere Billie Holiday, che cantava la rabbia e il dolore dei neri impiccati dai razzisti bianchi

Donare vuol dire donarsi ed è la massima espressione di fiducia nell’altro

Come tutti, possiedo piccoli tesori. Beni materiali intrisi di un valore che io, o la vita, gli abbiamo attribuito. Tra questi, una copia di Nuovo Sud, maggio 1969. Contiene una breve storia di migrazione costruita da fotografie di Ferdinando Scianna accompagnate da un racconto strutturato in didascalie a firma di Vincenzo Consolo.Negli anni Sessanta i due siciliani si incrociarono, certamente in virtù della mediazione di … Continua a leggere Donare vuol dire donarsi ed è la massima espressione di fiducia nell’altro

Rita Atria, o di come ama una vera siciliana

“Forse un mondo onesto non esisterà maiMa chi ci impedisce di sognareForse se ognuno di noi prova a cambiareForse ce la faremo” Ci sono storie di mafia che straziano il cuore, storie di ribelli per amore. Penso a Felicia Impastato, a Rosa Schifani, a Francesca Serio, madre di Salvatore Carnevale, sindacalista ucciso dalla mafia. Penso, soprattutto a Rita Atria. Nata e cresciuta a Partanna, nel … Continua a leggere Rita Atria, o di come ama una vera siciliana

Pablo Neruda un lucido stupratore nel suo racconto autobiografico

Ho spesso scritto e parlato d’amore. L’ho vissuto e lo vivo, lo provo e l’ho provato. Come tutti. Ne ho letto, moltissime volte, nelle più svariate declinazioni. Gli amori cavallereschi mi hanno sempre affascinato assai più di quelli mitologici e romanzeschi; come anche i canzonieri. Ma se mi fosse dato di fare un solo nome, al di sopra di tutti i molteplici possibili, per incarnare … Continua a leggere Pablo Neruda un lucido stupratore nel suo racconto autobiografico

Tzvetan Todorov: “Riconoscere l’umanità dell’altro è un atto di civiltà”

Tzvetan Todorov fu uno dei fondatori del formalismo russo, un movimento di analisi del testo letterario che nacque negli anni Venti del secolo scorso come reazione alla pervasività dell’approccio storico e dell’ideologia marxista-leninista.Nato e cresciuto in Bulgaria, allora parte del blocco comunista, Todorov, da letterato, dovette porsi la seguente domanda: “Come parlare di letteratura senza doversi piegare alle esigenze dell’ideologia dominante?” Trovò la risposta, come … Continua a leggere Tzvetan Todorov: “Riconoscere l’umanità dell’altro è un atto di civiltà”

Il viaggio come fuga e approdo. Uomini sotto il sole di Ghassan Kanafani

Il viaggio è un topos letterario di origini antichissime. Da Omero in poi, passando per il viaggio dantesco e le peripezie del Don Chisciotte, da Robinson Crusoe a Cuore di tenebra, dai trovatori a Marco Polo, il viaggio, diversamente declinato, includendo il viaggio interiore di tanti personaggi dei romanzi ottocenteschi e non solo, ha sempre caratterizzato non soltanto la letteratura, ma la stessa natura umana, … Continua a leggere Il viaggio come fuga e approdo. Uomini sotto il sole di Ghassan Kanafani

La responsabilità dell’intellettuale nella società dell’opinione

Scriveva Walter Benjamin che non esiste documento di cultura che non sia anche documento di barbarie. La storia è stata scritta dai vincitori, lasciando i più nella condizione di subirla. Il documento storico non si discosta troppo dal mondo fittizio creato dalla letteratura, con la differenza che la letteratura, essendo arte che discende dal bisogno innato nell’uomo di raccontare storie, far vivere miti, può essere paradossalmente più documentale di ogni storiografia, più vera della realtà costruita dagli storici. Continua a leggere La responsabilità dell’intellettuale nella società dell’opinione

Il narratore e la memoria. La sfida di somigliare a se stessi nella trilogia di Tahar Ben Jelloun

Nelle Tesi di filosofia della storia, Walter Benjamin descrive Angelus Novus, un quadro di Paul Klee da cui trae spunto non solo per il titolo della sua opera, ma per significare l’importanza della memoria e il sentimento del tempo. C’è un quadro di Klee che s’intitola Angelus Novus. Vi si trova un angelo che sembra in atto di allontanarsi da qualcosa su cui fissa lo … Continua a leggere Il narratore e la memoria. La sfida di somigliare a se stessi nella trilogia di Tahar Ben Jelloun

L’ultimo cantastorie di una cultura millenaria: Ignazio Buttitta e l’emigrazione meridionale

Nun sugnu pueta Nun pozzu chiancirica l’occhi mei su sicchie lu me coricomu un balatuni. La vita m’arriddussiasciuttu e mazziatucomu na carrittata di pirciali. Non sugnu pueta;odiu lu rusignolu e li cicali,lu vinticeddu chi accarizza l’erbie li fogghi chi cadinu cu l’ali;amu li furturati,li venti chi strammíanu li negghied annèttanu l’aria e lu celu. Non sugnu pueta;e mancu un pisci greviud’acqua duci;sugnu un pisci mistinuabituatu … Continua a leggere L’ultimo cantastorie di una cultura millenaria: Ignazio Buttitta e l’emigrazione meridionale

La scomparsa del mondo contadino, “entromondo” sacrificato sull’altare dell’industria culturale

Esiste, a Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, un luogo che pullula di poesia prima ancora che di storia, etnografia e antropologia. È la Casa Museo di Antonino Uccello, poeta siciliano. Amo definirlo poeta non perché scrisse dei versi, cosa che pur fece, ma perché intrise la sua vita di poesia, se è vero che poesia significa innanzitutto poiesis, creazione. Quest’uomo, nato nel 1922, non … Continua a leggere La scomparsa del mondo contadino, “entromondo” sacrificato sull’altare dell’industria culturale

La donna e il suo corpo nella cultura patriarcale

Le donne di Tiziano: una riflessione sul potere e il suo canone estetico.Il canone che definisce l’idea di bellezza si è continuamente modificato nel corso della storia. Quello rinascimentale è probabilmente il punto più alto che sia stato raggiunto, tanto che l’armonia delle forme, il colore vivido dei tratti, il porre la figura umana al centro, ha costituito un punto saldo non solo della storia … Continua a leggere La donna e il suo corpo nella cultura patriarcale