Lenore Kandel, o del fallimento di una storia

Prima massacrarono gli angeli legandogli con corde le esili gambe bianche e aprendogli la gola di seta con gelidi coltelli. Morirono battendo le ali come polli e il loro sangue immortale bagnò la terra in fiamme, noi guardavamo dal sottosuolo dalle lapidi, le cripte mordendoci le dita ossute e rabbrividendo nei nostri sudari macchiati di piscio. I serafini e i cherubini non ci sono più, … Continua a leggere Lenore Kandel, o del fallimento di una storia

Il rifugio, ovvero come capita di non conoscersi

Chi gestisce alberghi di montagna, rifugi o agriturismi, si aspetta che si riempiano durante i giorni di festa. Ma non succede sempre. Una volta mi è capitato di andare in un albergo di montagna per l’ultimo dell’anno. Una grande tavola della sala da pranzo era piena di ogni ben di Dio. Ma gli avventori siamo rimasti per tutta la sera solo in due. Pare non … Continua a leggere Il rifugio, ovvero come capita di non conoscersi

Quel tipo di passaggio che comprava le piantine

Il pomeriggio con le amiche non era stato granché, noiosetto, anzi no, non vedevi l’ora di tornartene a casa a pensare a cosa preparare per cena, qualcosa che non fosse il solito spaghetto al pomodoro, magari un risotto, sì un risotto per quella sera ci stava bene, lui ne sarebbe stato contento. Così quando vi siete salutate dandovi appuntamento al prossimo mese, sì tu e … Continua a leggere Quel tipo di passaggio che comprava le piantine

Il viaggio visionario e allucinato verso Chappaqua, nell’auto-film di Conrad Rooks

È un viaggio. I Fugs suonano. LSD scritto con zollette bianche. Danze, maschere. Giovani donne ridono. Un uomo cammina. Sono ricordi sovrapposti lungo un viaggio in aereo non si sa per dove. Ricordi di locali, LSD, Peyote. Una donna molto bella, vestita di bianco. È un film bellissimo, una specie di documentario su se stesso, sulla propria mente (malata), musica bellissima. È una storia di … Continua a leggere Il viaggio visionario e allucinato verso Chappaqua, nell’auto-film di Conrad Rooks

La lettera di Neal Cassady che diede a Kerouac l’impulso a scrivere come avrebbe scritto

Neal è l’inizio (di tutto) – e anche la fine (di tutto) – in mezzo la lettera di 16000 parole scritta a Jack Kerouac nel 1950 senza pensare, senza correggere, così di getto. “Quella lettera” senza la quale nè Kerouac nè Ginsberg sarebbero esistiti come scrittori, perché Jack non avrebbe imparato a scrivere da Neal e Ginsberg non lo avrebbe imparato da Kerouac. Eppure Neal … Continua a leggere La lettera di Neal Cassady che diede a Kerouac l’impulso a scrivere come avrebbe scritto

Ricordando Lenore Kandel: libera e anticonformista

Lenore Kandel ( N.Y 1932 – S.F. 2009 ) è stata una poetessa americana della San Francisco degli anni ’60. Leader del movimento dei Diggers è nota soprattutto per un piccolo libro di poesie erotiche, The love book.I Diggers sono stati un gruppo hippy e anarchico attivo a San Francisco dall’autunno del 1966 al Giugno del 1968, quando la summer of love finì nelle mani … Continua a leggere Ricordando Lenore Kandel: libera e anticonformista