María Adela Bonavita, o della poesia come espiazione del male

Un secolo fa circa moriva María Adela Bonavita, a Montevideo, una città-patria che nasconde bene, come tutte le metropoli sudamericane, che sa inghiottire, tagliare teste e braccia, che sa amare di un amore malato, ossessivo, visionario, da alcuni definito magico, ma che di magico non ha nulla Continua a leggere María Adela Bonavita, o della poesia come espiazione del male

Paola Capriolo: “La grande Eulalia” per salvarci dall’odio dell’uomo

Oggi mi sento un uomo piccolo, piegato dagli anni, dall’abbandono, da una colpa mai spiegata e dalla prigionia, rinchiuso in una torre, una torre chiusa da sigilli e da una chiave nascosta nel cassetto della scrivania di qualcuno che non mi odia e non mi ama, ma fa solo il suo dovere. Continua a leggere Paola Capriolo: “La grande Eulalia” per salvarci dall’odio dell’uomo

“Noi siamo dei privilegiati e abbiamo la responsabilità di portare alla gente riflessione, conforto, allegria”. Intervista a Paolo Rossi

Ho incontrato Paolo Rossi a Follonica, nei primi due giorni di marzo. L’attore è giunto in questa cittadina costiera della provincia di Grosseto in occasione della proiezione, presso il Piccolo Cineclub Tirreno, del film Acqua e anice di Corrado Ceron. Continua a leggere “Noi siamo dei privilegiati e abbiamo la responsabilità di portare alla gente riflessione, conforto, allegria”. Intervista a Paolo Rossi

Intervista a Giovanni Cialtroni, lo scrittore intellettualmente confuso

Oggi abbiamo il piacere e l’onore di dialogare con il famoso scrittore Giovanni Cialtroni, autore del bestseller L’onesta, che sta spopolando nelle librerie e che ha accettato di raccontarci come gestisce il successo, e come ci è arrivato… quale è stato il suo percorso. Continua a leggere Intervista a Giovanni Cialtroni, lo scrittore intellettualmente confuso

Donna seduta su una sedia con un papavero bianco

Donna seduta su una sedia con un papavero biancoper la poeta siriana, Nour Nasra Sulla frontiera di ciò che non soero pronto, ero sempre pronto,a confessarlo, ciò che non so,dalla frontiera su cui attendevoguardavo come sedeva su una sedia,guardavo la sua pelle, i capelli, le mani,la sua postura, trasformavano i miei occhiin un pittore,un Picasso in un istante,i miei occhi erano lui,era il modo di … Continua a leggere Donna seduta su una sedia con un papavero bianco

Camilla, la prima donna che ha denunciato la società degli uomini

Nel Monastero del Corpus Domini di Ferrara, la casa delle Clarisse Francescane, nel mese di maggio del 1622, Camilla Faà Gonzaga decise di prendere i voti. La sua storia, però, non ebbe inizio nel 1622, ma qualche anno prima, quando il suo nome era Camilla Faà di Bruno, figlia del consigliere di corte Arduino Faà, ed era una damigella alla Corte di Mantova. “Ho sacrificato … Continua a leggere Camilla, la prima donna che ha denunciato la società degli uomini

La visione ornitocentrica di Umberto Saba

Leggere due delle ultime raccolte di Umberto Saba – Uccelli del 1948 e Quasi un racconto del 1951– fa male. Spesso ce lo raffiguriamo con la coppola e la pipa, proprio come dovrebbe essere un poeta. Ma su Youtube c’è un video che risale al 1956, in cui l’autore triestino legge il proprio Canzoniere. Potrebbe essere una persona qualsiasi: vecchio, stanco e malato. Potrebbe essere … Continua a leggere La visione ornitocentrica di Umberto Saba

L’isola di Grace Frick

Quando gli abitanti dell’isola si riferivano a loro due, Grace e Marguerite erano semplicemente le amiche di Petite Plaisance. Forte del suo retaggio europeo e della cultura classica che lo nutriva, a Marguerite non facevano alcun effetto i commenti malevoli che potevano celarsi tra le righe dei discorsi della gente del posto. Grace invece era americana e per quanto la sua cultura fosse al pari … Continua a leggere L’isola di Grace Frick

Lenore Kandel, o del fallimento di una storia

Prima massacrarono gli angeli legandogli con corde le esili gambe bianche e aprendogli la gola di seta con gelidi coltelli. Morirono battendo le ali come polli e il loro sangue immortale bagnò la terra in fiamme, noi guardavamo dal sottosuolo dalle lapidi, le cripte mordendoci le dita ossute e rabbrividendo nei nostri sudari macchiati di piscio. I serafini e i cherubini non ci sono più, … Continua a leggere Lenore Kandel, o del fallimento di una storia

Sull’altare dell’arte sono morti i più grandi farabutti della storia

Carta per il pesce I rimproveri cambiano voce, padri ai padri, becchini ai becchini.I primi ti hanno accolto, gli ultimi ti saluterannoschiacceranno il meno tre. Nel mare di ratti migliori di te, sulla stradaun’altra giornata puzza di alito biancolo stanco vecchio prova a spiegarti l’amoreil priore, dopo la messa, scuote il capoin un grappolo di dita appese al ramolontano, dietro ai campi, il lampo ti … Continua a leggere Sull’altare dell’arte sono morti i più grandi farabutti della storia